Critica della ragion pura, Volume 1

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G. Laterza, 1910

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Page 14 - ... suoi giudizi secondo leggi immutabili, deve essa entrare innanzi e costringere la natura a rispondere alle sue domande; e non lasciarsi guidare da lei, per dir così, con le redini...
Page 16 - Sinora si è ammesso che ogni nostra conoscenza dovesse regolarsi sugli oggetti; ma tutti i tentativi di stabilire intorno ad essi qualche cosa a priori, per mezzo di concetti, con i quali si sarebbe potuto allargare la nostra conoscenza, assumendo un tal presupposto, non riuscirono a nulla.
Page 22 - Per conoscere un oggetto si richiede che io possa provare la sua possibilità (sia per il testimonio dell'esperienza della sua realtà, sia a priori per mezzo della ragione). Ma io posso pensare ciò che voglio, alla sola condizione di non contraddire a me stesso, cioè quando il mio concetto è solo un pensiero possibile, sebbene io non possa stabilire punto se, nell' insieme di tutte le possibilità, gli corrisponda o no un oggetto.
Page 14 - Quando Galilei fece rotolare le sue sfere su di un piano inclinato, con un peso scelto da lui stesso, e Torricelli fece sopportare all'aria un peso, che egli stesso sapeva di già uguale a quello di una colonna d'acqua conosciuta, e, più tardi...
Page 3 - Gioberti sono zeppe di errori. nuovamente il più grave dei suoi uffici, cioè la conoscenza di sé, e di erigere un tribunale, che la garantisca nelle sue pretese legittime, ma condanni quelle che non hanno fondamento, non arbitrariamente, ma secondo le sue eterne ed immutabili leggi ; e questo tribunale non può essere se non la critica della ragion pura stessa
Page x - Sulla negazione della possibilità di un' intuizione non sensibile v. anche i §§ 21-24 del'Analitica dei concetti, e il cap. Ill dell'Analitica dei principi: « Del principio della distinzione di tutti gli oggetti in generale in fenomeni e noumeni ». L' espressione hegeliana citata nel testo è tratta da p.
Page 290 - ... guastamestieri per mancanza di cognizioni, o che un qualunque sofista abbia escogitata ad arte per imbrogliare la gente ragionevole; ma la dialettica, che è inscindibilmente legata all'umana ragione e che, anche dopo che noi ne avremo scoperta l'illusione, non cesserà tuttavia di adescarla e trascinarla incessantemente in errori momentanei, che avranno sempre bisogno di essere eliminati...
Page 143 - ... è una operazione dell'intelletto, che possiamo designare con la denominazione generale di sintesi, anche per far in tal modo rilevare che noi non possiamo rappresentarci nulla come unificato nell'oggetto, senza averlo prima unificato già noi, e che fra tutte le rappresentazioni l'unificazione è la sola, che non è data dagli oggetti, ma può essere prodotta solo dal soggetto, essendo un atto della sua spontanea atti vità
Page 16 - ... è ammesso che ogni nostra conoscenza dovesse regolarsi sugli oggetti; ma tutti i tentativi di stabilire intorno ad essi qualche cosa a priori, per mezzo di concetti, con i quali si sarebbe potuto allargare la nostra conoscenza, assumendo un tal presupposto non riuscirono a nulla. Si faccia, dunque, finalmente la prova di vedere se saremo più fortunati nei problemi della metafisica, facendo l'ipotesi che gli oggetti debbano regolarsi sulla nostra conoscenza: ciò che si accorda meglio con la...
Page 1 - Critica della ragion pura: la ragione umana, in una specie delle sue conoscenze, ha il destino particolare di essere tormentata da problemi che non può evitare, perché le son posti dalla natura della stessa ragione, ma dei quali non può trovare la soluzione, perché oltrepassano ogni potere della ragione umana.

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